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Bombi e corbezzoli

Un bombo (Bombus terrestris) su fiorellini di corbezzolo (Arbutus unedo)

Gli animali pazzi di caldo
Così si intitola un lungo e circostanziato articolo su Repubblica apparso oggi. Pare che da settimane i lupi sull’Appennino stanno combinando di tutte, in grosso anticipo sulla stagione primaverile. E gli etologi avvertono: si è già modificata la fisiologia della fauna.

Insomma, l’orologio della natura è in tilt.
Giù nella vallata dell’Arno, qui a Figline, i lupi non ci sono. Ma da tempo sto osservando un comportamento di api e apoidi decisamente fuori dalla norma del loro ciclo vitale. Ho scattato la foto qui sopra ieri, il 28 gennaio. E il bombo (Bombus terrestris) non era un povero insetto smarrito nel freddo, ma bensì dozzine di allegri bombi ronzano in giro per Figline concentrandosi su cespugli e alberi di corbezzolo (Arbutus unedo) che per fortuna abbondano nei giardini pubblici e privati di Figline Valdarno. Già i corbezzoli! Anche loro dovrebbero aver ormai da tempo esaurito il loro ciclo di fioritura: invece a giudicare dal gradimento dei numerosi bombi è evidente che i fiorellini bianchi dei corbezzoli continuano a produrre nettare a sufficienza per fornire un valido nutrimento ai piccoli e indefessi impollinatori. Peccato però che attualmente sui campi e negli orti non ci sia nulla da impollinare, data la stagione.
E non stanno volando solo i bombi comuni, ho osservato anche api selvatiche e perfino una farfalla “occhio di pavone”.
Spero solo che il freddo annunciato per i prossimi giorni non recherà troppo danno ai nostri piccoli collaboratori precoci.